Poesie di...
GIANNI REGALZI
SCIVOLA LA VITA
Scivola la vita
come sabbia fina tra le dita
e ti lascia dentro
quello strano desiderio di Ieri.
Ma Ieri è già fantasma
e l'Oggi scivola via
come scivola
la sabbia fina tra le dita.
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NEL CORTILE C’ERA LA NEVE
Le bucce di mandarino
sulla stufa rovente
profumavano la casa.
Nel cortile c’era candida neve.
Sulle pareti si specchiavano
echi di candeline
dell’albero di Natale.
Nel cortile c’era candida neve.
La porta della camera da letto
era socchiusa.
La nonna distesa sul letto
sembrava dormisse.
Nel cortile c’era candida neve.
S’udì un breve lamento,
un sussurro, un lieve sospiro
e d’improvviso
… tuonò l’eternità.
Scese la notte e nel cortile
la neve si fece nera.
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PANTANO DI PUTRIDA NOIA
Attraverso con affanno, in solitudine
questo pantano di putrida noia
intrisa d’attesa infinita
e d’inquietante ansia.
Solo, fra gente che non coglie
l’attimo celato dalla fredda apparenza.
L’effimera certezza del visibile
mi soffoca la mente, m’insanguina gli occhi
e come armento fra gli armenti,
bruco amara nebbia
su improbabili pascoli metropolitani.
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IL TUO VELENO E’ PACE
Non può morir quest’anima
ebbra della tua essenza,
stordita dal delirio,
stracolma di speranza.
Quest’anima non paga
d’un tuo sfuggente sguardo
o d’un gelido saluto.
Il tuo silenzio è voce,
il tuo silenzio è luce,
il tuo silenzio è oblio,
il tuo veleno è pace.
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NON PULIRTI LA DENTIERA IN MUNICIPIO
Non pulirti la dentiera in municipio
te l’ho detto tante volte: “Stai attento”.
C’è l’usciere che è geloso e, se la lasci incustodita,
te la sfila di soppiatto con le dita.
L’impiegata con la gonna,
te la frega e per Natale la regala alla sua nonna.
L’assessore che è un birbante,
con la scusa della giunta comunale,
la seduta all’orinale, ti domanda:
“Fai provare?” e cosi, come un cretino,
t’accontenti di mangiar solo strachino.
La dentiera è cosa sacra
lo ripeto dal principio,
non pulirti la dentiera in municipio.
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PROFUMA COME ROSA LA TUA BOCCA
Profuma come rosa la tua bocca,
candida la tua pelle come neve
il desiderio mio ormai trabocca,
e la mia vita rende molto greve.
Tu sei preziosa ed io sono cocciuto
m’hai sempre detto No, ma io insisto,
non mi rassegnerò al tuo rifiuto,
qualunque cosa fai, io non desisto.
Tu sei cerbiatta ed io son cacciatore,
celata sempre stai nella boscaglia,
ma prima o poi ti ferirò nel cuore.
Ora lo sai che non mi puoi sfuggire
tieniti pronta a dar dura battaglia
sappi che senza te, potrei morire.
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IMPRONTA SULLA RENA
Impronta sulla rena…e un vago affanno
furtivamente insinua la mia mente.
Ora la vedo, è lì, contorni netti,
concreta come l’ombra del meriggio.
Immagine riflessa d’un presente,
delirio d’un istante
che annega lentamente nell’oblio.
L’onda l’abbraccia, vigliacca e traditrice,
la bacia, la violenta e la divora.
Subito dopo il nulla;
soltanto quel profumo d’un rimpianto,
e tutt’attorno, e tutto il resto tace.
Gianni Regalzi
Le poesie di Gianni Regalzi sono pubblicate sul nostro forum all'indirizzo:
http://amicipoesia.mondoweb.net/topic1189.html
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