ANTICHE COME LE MONTAGNE
Vincitori anno 2016Passeggiata lungofiume
di Rossana ALETTO
Mamma che bello che è,
quel monte che abbraccio con gli occhi:
un disegno perfetto
di perle e d'ardesie,
buca il blu dell'aria.
Resiste ancora la neve
nel calore di maggio, e
vorrei fosse come quello francese,
di gesti e di genti ribelli, a gridare
nelle strade ferite.
Non è vero che il carattere
rispecchia la terra dove nasci.
Se fosse così, questa gente
sarebbe per strada a inforcare i poteri
che l'hanno azzoppata.
Se fosse così, i poteri,
non l'avrebbero piegata.
"Ah, sei di quelle parti?"
mi chiede la compagna di viaggio,
convinta che questo basti
ad amare quel monte.
Ma io non sono di lassù,
sono di lontano, è per questo che l'amo.
Perché solo di lontano puoi vedere il Monviso,
da vicino vedi solo pascoli e pietrame.
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ADOLESCENZA
di Teresa SURDO
Occhi di fiordaliso
noi guardavamo il
biondo mare di spighe
il sole rosso fuoco
cosmico cuore pulsante
di un possibile dio
Neri pistilli di papaveri
seguivamo attenti
voli leggeri di farfalle
spirali improbabili
geometrie di calabroni
Schiene sulla terra
raggi sulla pelle
voci in movimento
noi a Pavesare
di Compagni, di Falò
Noi eterne cicale
A consumare il tempo
Le polacche i notturni
passi sulla neve
oscurità gelata
orgasmico chiarore
di luna piena
ci vestiva d'argento
Noi a Leopardare
specchi riflettenti
d'inguaribili Narcisi
crepuscolare malinconia
di adolescenti inquieti
Noi una cosa sola
stesso grumo d'emozioni
l'Amicizia patto di sangue
tenere piccole figurine
stagliate all'orizzonte
Noi eterni grilli
A consumare il tempo
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SOLITUDINE
di Aldo BRUNO
Come compagni
i pensieri,
accorati rimpianti
e attorno
il silenzio
della malinconia.
Talvolta,
mi sorprendo
a scrutare
frammenti di vita
attraverso
velati
e confusi ricordi.
Le ore,
del giorno,
s'attardano ingrate
a riscoprire
istanti
vuoti
e incolori.
Ma ora,
nella muta stanza,
in penombra,
non sono
più solo:
è entrata
la luna